venerdì 22 marzo 2013

LA MALA INFORMACIÓN!

Trovo alquanto illogico e irritante questo voler gettare fango addosso a tutta la stampa italiana senza operare alcuna distinzione. C'è questa enorme voglia di generalizzare e di additare tutti i giornalisti "contrari" al Movimento 5 Stelle come servi del PD e PDL. Quindi ogni notizia che apre con toni entusiastici è l'emblema della mala informazione, del servilismo più sfrenato e di una logica contorta volta a screditare il "guru" Grillo che, invece, è detentore della verità assoluta.


E' vero che molto spesso alcune dichiarazioni riportate sui giornali sono fuorvianti, che alcuni titoloni in prima pagina ci lasciano sgomenti. Ma bisogna anche considerare che tutto ciò rientra nel circolo vizioso e scorretto del mercato, che impone necessariamente che i giornali attirino clienti e che siano venduti sempre e comunque per far sì che l'editoria italiana sopravviva. I titoli sensazionalistici sono la diretta conseguenza di un mercato che non si può cambiare, e che costringe gioco-forza gli editori a fare marketing piuttosto che vera informazione.
Il tutto va di pari passo, però, anche con la scarsa volontà di noi italiani d'informarci veramente. Siamo noi i primi a non voler approfondire le notizie, ad accontentarci di leggere un titolo (che mai, mai, potrà riassumere un intero articolo) per placare la nostra fame di sapere. E' triste vivere l'informazione così, concordo, ma gli italiani dovrebbero sapersi muovere tra le notizie, attingere a fonti diverse e crearsi una propria idea.

Non ci dobbiamo affidare solamente a ciò che scrive l'Unità, o solo Libero, o La Repubblica o il Corriere della Sera, ma bisogna leggere la stessa notizia sui vari giornali. E compararle.
E allora, detto ciò, non si può urlare allo scandalo ogni volta che leggiamo un titolo che stravolge almeno in parte l'informazione. In un giornale online, per esempio, ogni visualizzazione, ogni click è essenziale: serve affinché il sito possa vendersi meglio agli inserzionisti; affinché possa vantare un numero di visualizzazioni e ottenere un maggiore sponsor. Nel dispersivo mondo virtuale è tristemente necessario cercare di puntare a un titolo accattivante che catturi l'attenzione dei lettori.




E' inutile e offensivo puntare sempre il dito contro qualunque informazione, soprattutto da parte di quei grillini (tanto per fare una distinzione) infervorati e che non accettano né critiche, né pareri contrari.

La soluzione non è fuggire l'informazione, sia essa veritiera o meno, e rifugiarsi in un blog altrettanto impreciso e partigiano nell'esporre le notizie. Il fulcro essenziale è proprio combattere la stampa districandovisi al suo interno, fra tutte le notizie, e imparando a decifrare quali sono gli elementi corretti e quelli sbagliati.

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